lunedì 29 aprile 2013

Riso al forno con uovo e San Ciriaco

Dovrei essere a studiare in questo momento, invece non so perché, mi ritrovo seduta sul divano ad aggiornare il blog con un programma in tedesco che non capisco in sottofondo. La forza di volontà non è mai stata il mio forte, soprattutto non lo è durante la settimana della fiera!
Si perché non basta il primo maggio come festa, no, da noi si prolunga fino al 4 con una bella fiera!
Il nostro patrono è San Ciriaco e quando ero piccola mi ricordo che mi piaceva andare al Duomo e ascoltare (o leggere) la storia di quell'uomo che aveva bevuto il piombo fuso. Mi ricordo questo, era una cosa che mi aveva proprio colpito. Per l'occasione mi sono riandata a leggere la sua storia e quest'anno penso che mi armerò di forza e coraggio, scalerò la montagnetta che porta al Duomo e andrò a rivisitarlo, dopo tanto tempo. E comunque è sempre bello arrivare fino a lassù, sia per la vista, sia per fare la foto sopra ai leoni che ci sono all'entrata della chiesa!
Parlando di San Ciriaco, intanto vi lascio il link per andare a leggere la sua storia su Wikipedia, ma intanto, per i più pigri come me, ve la riassumo: è nato a Gerusalemme e si chiamava Giuda, questo non depone molto a suo favore... Era un rabbino nel 326 e sapeva dove era la croce in cui era stato crocifisso Gesù. L'imperatrice lo voleva sapere, lui non glielo voleva dire, lei lo rinchiude in una cisterna e dopo sei giorni lui glielo dice. Poi diventa cristiano e si chiama Ciriaco, diventa vescovo di Gerusalemme e poi un altro imperatore lo fa torturare con cose, devo dire, "parecchio simpatiche": gli taglia la mano destra, gli fa bere il piombo fuso (incubo ricorrente di quando ero piccola!), lo frusta, lo butta in una fossa con i serpenti velenosi, lo immerge nel bitume bollente e gli buca la testa con una spada. Dopo di questo muore, povero. E il bello è che queste cose non sono leggende ma sono state confermate da alcuni esami che hanno fatto sul corpo, che si può vedere al Duomo.
Quindi se vi capita di passare per Ancona tra il primo e il 4 maggio, vi consiglio di fare un giro per la fiera e di andare anche al Duomo, sia per andare a vedere San Ciriaco sia per vedere la chiesa che è molto bella.
A questo punto cercherei di inventarmi, in modo fantasioso, un collegamente tra questa prima parte e la ricetta, ma oggi dovrei proprio mettermi a studiare quindi faremo presto: non c'è nessun collegamento!
Ricetta: riso al forno con uovo sopra. L'idea mi è venuta sfogliando dei giornali ma non ricordo quale giornale stavo guardando di preciso, comunque era mooolto buono quindi eccovelo!
RISO AL FORNO CON UOVO

INGREDIENTI
riso
funghi
aglio
vino
brodo
prezzemolo
panna
1 uovo

(Non ci sono le quantità perché sono a piacere!) Iniziate preparando un semplice risotto ai funghi: io faccio soffriggere un pò l'aglio, metto i funghi con un pò di prezzemolo e li faccio cuocere; quando sono cotti (cioè quando è andata via tutta l'acquetta che fanno) metto il riso a tostare, sfumo con il vino e inizio ad aggiungere il brodo. Una volta pronto (non deve essere troppo liquido) aggiungete un pò di panna per mantecare e poi mettete tutto in una pirofila, facendo un piccolo incavo in mezzo dove poi andrà l'uovo. Infornate per circa 20 minuti a 180°C, fino a quando inizierà a fare un pò di crosticina in alto. A questo punto tirate fuori dal forno, rompete l'uovo e mettetelo nell'incavo e rimettete in forno fino a che non sarà cotto, secondo i vostri gusti. Ovviamente il rosso dovrà essere ancora liquido quindi state attenti a non stracuocerlo! Buon appetito!

venerdì 5 aprile 2013

Pasta con funghi e panna agli asparagi e Persone speciali

Tante volte mi prendono dei dubbi su quello che sto facendo nella vita. Penso che tutti hanno dei "ripensamenti", "momenti di dubbio" o cose del genere e chi non li ha mai provati bè, li invidio molto. Poi facendo medicina penso che prima o poi è inevitabile farsi la domanda: che tipo di medico voglio essere? Voglio essere quello che sta in uno studio a guardarsi le cartelle e chiamare i pazienti con il nome della loro malattia o voglio essere un medico che parla con la gente? E anche: ma sarò davvero in grado? Ma sarà davvero la strada per me? Soprattutto questo, dubito che uno studente di medicina non si sia mai fatto questa domanda. E allora le mie convinzioni iniziano a vacillare, data la mia natura pessimista inizio a pensare che tanto non ce la farò mai e mi butto ancora più giù di morale.
Poi però per fortuna, una volta ogni tanto, arriva qualcuno che il morale te lo fa risalire. A volte è qualcuno che conosci già, qualcuno che ti è vicino vicino, altre volte invece può essere uno sconosciuto che entra nella tua vita solo per un paio di mattine, che ti fa lezione per qualche ora ma che ti ricorda perché lo fai. Ti ricorda perché hai deciso di metterti a studiare per passare il test di medicina in un periodo della tua vita in cui non stavi nemmeno particolarmente bene, ti ricorda perché ti svegli di mattina per andare all'università sapendo che uscirai 8 ore dopo, ti ricorda perché anche se non passi un'esame e devi riprovarci e riprovarci, non molli e vai avanti. Semplicemente ti ricorda che le brave persone esistono ancora. E questo, soprattutto in questi periodi, è una cosa così anomala, così rara, e allo stesso tempo così bella, che è impossibile che non ti faccia scappare un sorriso.

E vabbè, non so come collegare questo preambolo con la ricetta... o si dai, ci provo, con la mia grande inventiva qualcosa uscirà fuori!
Allora, vediamo: persone che ti fanno venire il buonumore perché ti ricordano che esiste ancora qualcuno con un pò di bontà d'animo, in pratica sono persone che hanno qualcosa da insegnarti, quindi questo può essere traslato nel mondo della cucina dove c'è solo un nome che mi rispecchia questa descrizione: Jamie Oliver (yeah si, ho trovato il collegamento!!). Lui l'ho sempre visto come una persona buona, si batte per un'alimentazione migliore per i bambini nelle scuole, ho visto alcune sue puntate in cui addirittura piangeva (e no, non ci credo che fingeva) e ha anche tanto da insegnarmi! La ricetta di oggi prende spunto da una ricetta sua. Non mi ricordo come si chiamava ma in pratica diceva di condire la pasta con fave frullate con la panna. Io avevo degli asparagi e ci ho frullato quelli. Poi avevo dei funghi e ci ho aggiunto anche quelli. Ed ecco che ne è uscita fuori una pasta di ispirazione Jamieana con un tocco di Fra!

PASTA CON FUNGHI E PANNA AGLI ASPARAGI
INGREDIENTI (per 2)
200 g di pasta
200 ml di panna
500 g di asparagi (più o meno, poi va a gusti)
6-7 funghi champignon
olio, sale e pepe

Bollite gli asparagi in acqua salata per 10-15 minuti, poi tagliuzzateli e frullateli con la panna (se volete potete aggiungerci anche un paio di cucchiai dell'acqua in cui hanno cotto gli asparagi); metteteci anche un pizzico di sale e un pò di pepe. Nel frattempo cuocete la pasta. In una padella scaldate l'olio e cuocete i funghi tagliati a fettine finché non diventano dorati. Un minuto prima di aggiunere la pasta, mettete la panna agli asparagi nei funghi e scaldatela, poi aggiungete la pasta, mescolate bene per 1-2 minuti e poi mangiate! Buon appetito!

Ps. Se volete potete:
1. Lasciare un commentino se passate, fa sempre piacere =)
2. Seguire il mio blog
3. Seguire la mia pagina FB (c'è la LikeBox a fianco, oppure eccovi il link!)

domenica 31 marzo 2013

Frohe Ostern o Buona Pasqua!


Buona Pasqua a tutti!

Io ho già iniziato ad aprire le mie uova e voi? Che uova avete ricevuto/comprato?

giovedì 28 marzo 2013

Pasta mascarponata e Funghi strani

Si sta avvicinando la Pasqua e, come tutti penso, anche da me iniziano le preparazioni per il grande pranzo. Bè, io per ora non mi azzardo di certo ad organizzare tutto, mi limito a dare una mano per la preparazione dei tortellini. E a casa mia posso sfatare il mito della nonna o della mamma che anno dopo anno impastano decine di uova, stendono la sfoglia con il mattarello e fanno migliaia e migliaia di tortellini. Ehh si, perché da me i tortellini ormai da qualche anno li facciamo io e Sergi. Io impasto, lui stende con il mattarello (dato che le mie braccia no, non sono esili, ma solo perché intorno c'è del grasso, non certo dei muscoli) e i tortellini poi li facciamo tutti insieme, cioè tutti quelli che riusciamo a raccattare qua e là. La cosa bella è che ognuno li fa un pò a modo suo, così poi nel piatto ti ritrovi con 5-6 tipi di tortellini diversi e ognuno si diverte a cercare di riconoscere quello che ha fatto. Però vengono tutti carini, tranne quelli che fa una mia vecchia zia. Il suo metodo è: prendo un bel quadratino di pasta, una punta di ripieno, metto il ripieno al centro del tortellino e poi appallottolo tutto schiacciando un pò qui e un pò lì. Per fortuna che è talmente lenta che riesce a farne solo 4-5, che immancabilmente riconosci al volo appena te li ritrovi lì, in mezzo al brodo fumante, insieme agli altri tortellini fatti bene. Ma che ci volete fare, sono tradizioni pure quelle. Infatti, dato che quest'anno non penso che parteciperà alla preparazione, mi prenderò la briga di farne qualcuno in suo onore!

Ma lasciando da parte la Pasqua, che fino a domani non voglio pensarci ancora, eccovi una pasta semplice e veloce da fare. L'idea viene da una ricetta di Jamie Oliver. A proposito, io ho tutti i suoi libri, tutti tutti, la maggior parte in inglese dato che qui nemmeno si trovano. Ieri ho completato la mia raccolta dato che mi mancava l'ultimo uscito, Jamie in 15 minuti; che dire, io ve li consiglio tutti! Adesso inizierò la raccolta-Nigella... per fortuna che c'è Amazon da cui comprare a prezzi stracciati!

Dicevo, la pasta. E' stata una scoperta! In pratica basta fare un sugo normale, quello che volete, e alla fine ci mettete un paio di cucchiai di mascarpone. Forse da noi si usa di più la panna, ma il gusto del mascarpone è proprio buono, in pratica potreste anche fare una pasta al fumé e al posto della panna potete metterci il mascarpone, darà un gusto un pò diverso. Io l'ho fatta semplicemente con dei funghi secchi... allora, dovevo comprare i porcini secchi, ero al supermercato e non li trovavo; stavo passando nel reparto delle cose etniche e mi vedo questa confezione carinissima, con dei funghi secchi dentro, si chiamavano Champignons noir. E vabbè, mi dico, proviamoli un pò. Andando verso la cassa trovo anche i funghi normali ma ormai ero troppo presa da quella confezione di funghi strani. Mi sono anche fermata a pensare se prenderli o no, i funghi normali, e loro stavano lì, nella plastichina trasparente, che mi dicevano "compraci, compraci, in caso ci terrai per la prossima volta". Ma io, presa da uno slancio di risparmio compulsivo (mentre nel cestello avrò avuto 50 euro di roba), decido di lasciarli lì (devo ammettere che mentre mi allontanavo sentivo delle vocine venire dai funghetti che avevo lasciato che dicevano "eheheheh, te ne pentirai, tornerai a prenderci!" ma io li ho ignorati). Vado a casa con i miei funghi strani e seguo le istruzioni, li metto a bollire e dopo pochi minuti in pratica il volume era aumentato di 200 volte! Erano stranissimi, tutti mezzi gelatinosi... cerco su internet che cavolo di funghi erano ma non è che trovo molto. Però lì per lì non ero molto preoccupata perché l'odore era simile a quello dei porcini. Finita la cottura li scolo, li assaggio e... non sapevano di NIENTE!! Niente, niente e niente. Ma è possibile? Profumavano di porcino e non sapevano di niente?? Per non parlare della consistenza: mezza gelatinosa e mezza croccante, bleah! Niente, butto via tutto e corro al supermercato a ricomprare i funghi secchi normali: avevano ragione loro! E alla fine ce l'abbiamo fatta, abbiamo mangiato la nostra pasta mascarponata!

PASTA MASCARPONATA

INGREDIENTI (per 2)
200 g di pasta
passata di pomodoro (a piacere)
25 g di funghi secchi
2 cucchiaioni di mascarpone
aglio
origano

Mettete in ammollo i funghi per 5 minuti, poi tagliateli a pezzetti. Scaldate in una padella un pò d'olio con uno spicchio d'aglio, aggiungete i funghi e soffriggeteli per 2-3 minuti. Aggiungete la passata, condite (pepe, aglio, origano) e cuocete una decina di minuti aggiungendo un pò di acqua dei funghi. Nel frattempo cuocete la pasta. Aggiungete 2 cucchiaiate di mascarpone al sugo, fatelo sciogliere bene e aggiungete la pasta. Mescolate e... è pronto! Buon appetito!

martedì 19 marzo 2013

Torta margherita al Marsala

Non sono mai stata un'amante della bella stagione ma quando la primavera è alle porte mi rendo conto che sono parecchie le volte in cui guardo il cielo, in attesa che passino le nuvole e che arrivi un bel cielo azzurro. E' uno dei pochi periodi in cui ho voglia di uscire, fare passeggiate, mangiarmi un bel gelato, insomma, fare quelle cose che fanno le persone normali. Poi però sono sicura che tra un mese, due al massimo, inizierò a sognare di nuovo qualche bella nuvolozza carica di pioggia, non vedrò l'ora di passare un bel fine settimana a casa a guardarmi un bel film e di camminare non ne vorrò nemmeno sentir parlare.
La stessa cosa mi succede quando sta per arrivare l'estate. Verso maggio sono alla ricerca di un pò di caldo, mi metto in balcone a prendere il sole, ho voglia di andare al mare e toccare la sabbia e l'acqua con i piedi nudi. Questo dura massimo fino a giugno, cioè quando le solite persone normali iniziano ad andare al mare, ad abbronzarsi e a fare il bagno. Ecco, io da giugno fino a settembre-ottobre sono in uno stato continuo di agonia, dove l'unica cosa che voglio è solo che torni l'inverno.
Le uniche stagioni in cui non ho problemi ovviamente sono l'autunno e l'inverno!

Però la primavera in fondo mi piace, è un pò come un risveglio, e poi i fiori sbocciano, gli alberi mettono le foglioline verdi, gli uccellini cinguettano, insomma sembra di essere nella prateria di Bambi, ci manca solo il coniglietto che tamburella con la zampa. E per restare in tema con i fiori (anche se a parte il nome, di attinenza con i fiori non è che di attinenza ce ne sia molta) ecco che ho preparato, per la prima volta in vita mia, la torta margherita. Che poi le margherite sono carine, ma io odio il giallo, quindi non è che siano proprio i miei fiori preferiti. Ma questo dolce è proprio buono, un classico, al quale però ho aggiunto un pò di Marsala. Non perché mi sia venuta chissà quale idea geniale, semplicemente nel ricettario rubato a mia madre, tra gli ingredienti c'era scritto "liquore" e io avevo solo il Marsala, quindi ce l'ho buttato dentro. Il risultato però è stato splendido, quindi ve lo consiglio!

Prima di passare alla ricetta però volevo segnalarvi una pagina di Facebook: In cucina da Mary Sol. Mi sembra di aver capito che la tipa che la gestisce, usa prendere delle foto in giro, fare copia e incolla con le ricette, pubblicarle nella sua pagina e mettere un bel link al suo blog. Quando mi sono accorta che aveva preso foto e testo di una delle mie ricette, le ho lasciato un commento dicendole che era una cosa scorretta e che poteva almeno citare la fonte. Sono andata a dormire pensando che forse avrei dovuto contattarla direttamente invece di lasciarle un commento e mi sono detta: dai vabbè, domattina lo tolgo e le scrivo in privato. Ma a quando pare non c'era bisogno perché lei mi aveva cancellato il commento e aveva fatto in modo che io non potessi più scrivere niente nella sua pagina! Le ho riscritto un altro commento con l'account del mio ragazzo e... ha fatto la stessa cosa anche con lui! Quindi, andate un pò a spulciare in questa pagina e controllate che non vi abbia rubato qualcosa!

Ma torniamo a noi... eccovi la ricetta primaverile!
TORTA MARGHERITA AL MARSALA

INGREDIENTI (stampo rotondo da 22 cm)
270 g di farina
170 g di zucchero
100 g di burro ammorbidito
3 uova
3-4 cucchiai di Marsala
80 ml di latte
1 bustina di lievito

Dividete i tuorli dagli albumi e montate i tuorli con lo zucchero, poi aggiungete il burro e montate finché non si sia amalgamato tutto. Montate gli albumi e aggiungeteli al resto, mescolando. Poi unite la farina setacciata con il lievito, il latte e il Marsala. Amalgamate tutto, mettete nello stampo imburrato e infarinato, poi cuocete nel forno caldo a 180° per 30 minuti. Buon appetito e buona quasi-primavera!

martedì 12 marzo 2013

Tiramisù con i Pan di Stelle

Penso che ogni famiglia abbia la propria ricetta del tiramisù, quella che si custodisce gelosamente in qualche vecchio ricettario o più semplicemente nella testa di mamme o nonne. Da me si fa la versione con i Pan di Stelle. Mi ricordo quando ero piccola che mia nonna faceva il tiramisù per Natale e sotto ci metteva sempre il panettone. A me faceva schifo. Però se andavo a vedere nel frigorifero, c'era sempre una ciotola singola, per me, che al posto del panettone molliccio, aveva dei biscotti più duri.
Non so alla fine chi abbia deciso per i Pan di Stelle, sono quasi sicura che sia stata mia madre, e nel corso degli anni è diventata la versione distintiva della nostra famiglia.
Oggi poi mi ci sarebbe proprio voluto un bel tiramisù dato che sono parecchio stanca... ma dato che l'ho fatto 2-3 giorni fa (e che è stato spazzolato nel giro di 24 ore) dovrò accontentarmi di gustarmi la foto!
E data la stanchezza, non sono proprio in vena di chiacchiere (mamma mia, non è proprio da me!), quindi lascio che sia il tiramisù a parlare al posto mio.

TIRAMISU' CON I PAN DI STELLE

INGREDIENTI
3 uova
3 cucchiai di zucchero
250 g di mascarpone
Pan di Stelle
caffè

Dividete i tuorli dagli albumi: sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete il mascarpone e mescolate bene. A parte montate gli albumi e poi aggiungeteli ai tuorli con il mascarpone.
Bagnate i Pan di Stelle con il caffè caldo e fate un bello strato in 2-3 ciotole individuali (oppure in uno stampo unico più grande) e ricoprite con la crema. Sopra potete mettere del cacao oppure (come ho fatto io) potete grattugiare qualche Pan di Stello! Mettete in frigo per qualche ora e... buon appetito!!

mercoledì 6 marzo 2013

Tortellini sbruciacchiati

I tortellini sono una di quelle cose che potrebbero risollevarmi una giornata storta. Potrei mettermi a fare la pasta, potrei stenderla con il mattarello in modo che rimanga bella rugosa, potrei preparare un bel ripieno saporito, potrei chiudere i tortellini uno a uno, cercando di dargli una forma decente, potrei preparare un buon brodo (che poi il brodo non è la mia specialità, quindi me lo farei fare da qualcuno più bravo di me), potrei cuocere tutto insieme e mangiarmi due o tre piatti di tortellini in brodo.
Si mapperò... quanta fatica e quanto tempo! In teoria potrebbero anche risollevarmi una giornata storta, ma in pratica dopo una giornata storta o me li prepara qualcun altro e io li mangio, oppure ripiego su qualcos'altro. Eh si perché impasta, stendi, prepara il ripieno, chiudi tutto, fai il brodo... dopo una giornataccia chi ha voglia di mettersi a fare tutto questo lavoro? E poi non solo dopo una giornataccia, ce ne sono tante di giornate in cui non mi va proprio di fare niente!
E' in quelle giornate che ripiego volentieri su: supermercato, busta di tortellini in offerta, acqua che bolle, cuocere tortellini, mangiare tortellini. Solo che tortellini pronti e brodo di dado non è una grande accoppiata, quindi dovevo farmi venire un'altra idea.
L'idea è venuta una volta che mangiavo cose cinesi, in particolare i ravioli alla piastra: potevo abrustolire i tortellini! Ci ho provato e... funziona, sono buoni!
Più che altro sembra una di quelle ricette venute per caso, di quelle cose leggendarie del tipo il cuoco sbadato che si dimentica i tortellini nel fuoco e li brucia tutti, ecco, una cosa del genere, e invece no, è stata pure una cosa pensata e ripensata!

TORTELLINI SBRUCIACCHIATI

INGREDIENTI (per 2-3 persone)
500 g di tortellini in busta
burro

Cuocete i tortellini per metà del tempo che c'è scritto nella busta, poi scolateli e metteteli in una padella con un pò di burro. Fateli abrustolire per 4-5 minuti, devono iniziare a fare la crosticina! Alla fine aggiungere un altro bel pezzetto di burro (sarà l'unico condimento, quindi regolatevi a seconda dei gusti) e farlo sciogliere insieme ai tortellini, che sfrigoleranno ancora di più finendo di fare la crosticina croccante. Buon appetito!